Recuperare il valore del femminile
RECUPERARE IL VALORE DEL FEMMINILE
Tutti noi attualmente soffriamo in generale di un eccesso d’identificazione con i valori maschili. Questo è stato favorito soprattutto dall’ascesa della filosofia dominante del materialismo e della competizione. I valori positivi delle emozioni, della vita semplice e frugale, della ricerca interiore, degli affetti, dell’empatia, della contemplazione, della compassione e del dialogo sono rimasti intrisi nel tessuto sociale, ma svalutati, non visti, non considerati.
Stiamo assistendo ora alla caduta di questo modello estremo e squilibrato dove tutto viene giudicato e considerato reale e concreto solo se misurabile, ripetibile e quotabile in borsa..
Anche la poesia, l’arte, la musica, il teatro e tutte le forme d’espressione, già negli ultimi secoli, sono prevalentemente servite a trasmettere questi stessi valori maschili: la grandezza della guerra, il valore della forza, le doti della volontà e della tenacia, il potere del comandare le genti, il possesso, l’attaccamento al proprio luogo.. Mentre invece le espressioni dell’animo e le opere d’arte che non subivano tali influssi sono state spesso ignorate e lasciate ai margini, non avendo neppure esse stesse la pretesa di rivolgersi al grande pubblico, e quindi tanto più facilmente trascurate.
Certo la riconquista e il recupero dei valori femminili non può passare da una lotta.. sarebbe in antitesi con quei valori stessi! Forse ci sarà un passo indietro del pensiero materialista e meccanicistico. Forse si arriverà a un muro su cui andrà a infrangersi la pretesa di conoscere la vita attraverso il pensiero logico/razionale.
Nuovi miti e nuove forme di sciamanesimo hanno cercato di formarsi con la cosiddetta New Age.. che però in parte si è reintegrata nella cultura dominante.
Oggi, secondo me, c’è un enorme bisogno di formare capacità critica nelle persone. La sete di riattingere alle fonti dell’anima è così forte che tante persone vengono affascinate da credenze mistiche scintillanti e che inducono momentanei stati di “uscita dagli schemi”.. ma la grande sfida è far crescere la propria autonomia nella comprensione e nella capacità di giudizio. Questo ottenimento però, pur essendo quello di massima utilità.. è purtroppo l’ultimo a essere raggiunto. Pertanto il mio consiglio è di seguire sempre il cuore e di affidarsi al proprio sentire.. imparare ad ascoltare il proprio corpo e a distinguere i pensieri che ci attraversano.
Se acquisiamo fiducia in noi stessi individualmente, riceveremo in cambio una nuova visione della vita e del mondo, potremo riconoscere i vari livelli della realtà e collocarci ognuno a quel livello che più ci si confà, quello che più ci appartiene, pur senza rinnegare od odiare tutti gli altri. È amando e abbracciando noi stessi che non potremo che abbracciare e amare gli altri.. ma ciò comporta il dolore di attraversare e vedere tutti i livelli.. anche quelli oscuri e miserevoli della nostra condizione umana. Ed è per questo che le prove, reali o simboliche, ci si presentano.. per ampliare la nostra visione e includere tutto.
Rita Persichini
3 settembre 2024
Pensieri ispirati
